lunedì 13 ottobre 2008

MORTE NELLA GIUNGLA




La stampa non ha riferito nulla sulle sensazioni dei viaggiatori che,nel 1980,si trovaano a viaggiare dal lago vittoria a nairobi,con un uomo che chiamero' charles papin.Ma di quest'uomo conosciamo ogni dettaglio della sua morte che e'stata rapida e terribile.Tutto comincio' il 1 gennaio del 1980,quando papin un ingegnere francese di 56 anni,si reco' a visitare la grotta di kitum sul monte elgon,nella giungla del kenya.Cosa sia accaduto lassu' nessuno lo sa.Fatto sta che una settimana piu' tardi papin comincio' ad avvertire un forte mal di testa.In poco tempo il dolore aumento' e comparvero febbe e vomito.Gli occhi si arrossarono,la pelle del viso,ormai giallastra,si copri' di macchioline violacee,che si ingrossarono fino a sembrare dei lividi,e i lineamenti del viso assunsero una strana fissita'.Sconcertati i medici decisero di caricarlo su un aereo per nairobi.Verso la meta' del viaggio papin comincio' a vomitare sangue nero e a perdere sangue anche dal naso.Il virus che lo divorava stava compiendo la sua opera distruttiva.La pelle del viso comincio' a disfarsi,lasciando intravedere le ossa del teschio.Poi il virus attacco' il cervello e i movimenti di papin divennero meccanici e rigidi come quelli di un automa.Non era piu' cosciente:i reni e il fegato avevano smesso difunzionare e il suo stato generale peggiorava di minuto in minuto.Una volta a terra, papin fu portato di corsa in ospedale.Quando vi giunse era in coma,perdeva sangue in abbondanza.La mucosa di rivestimnto dell'intestino fu espulsa dal retto con un rumore di tela strappata.Papin tava morendo e il virus era in cerca di un nuovo ospite.Lo trovo' nel medico di turno al pronto soccorso,colpito in pieno viso da uno spruzzo di vomito.Papin mori' il giorno seguente,dopo nove giorni il dottor sherm musoke comincio' ad avvertire un forte mal di testa,poi gli occhi si arrossarono e ..................Musoke e papin sono stati vittime di marburg,un virus devastante nel quale ancor oggi si sa pochissimo.I pochi elementi noti sono che marburg e' un virus di origine africana,che e' assai contagioso,che uccide una persona ogni quattro infettate e che per il omento non esistono cure.Marburg non e' che uno dei tanti flagelli apocalittici definiti dagli scienziati "virus emergenti"per spiegarne la tendenza a uscire dall'ambiente di origine e a diffondersi nel mondo intero.Uno di questi e' senza dubbio il virus hiv,virus da immunodeficienza umana,responsabile dell'aids.Come altri virus emergenti l'hiv non ha origine conosciuta.Non appiamo infatti,se deriva da organismi animali o vegetali:da una zanzara?da una scimmia?da una pianta?Ne' sappiamo se il virus proviene da una zona geografica precisa.Ricerche approfondite hanno evidenziato un collegamento,peraltro ancora vago,fra l'hiv e alcune colonie di scimmie africane.I virus sono parassiti che vivono e si riproducono grazie a pezzi di ricambio sottratti alla cellula che li ospita.Marburg appartiene alla famiglia dei cosiddetti filovirus,riconoscibili a microscopio per la loro forma filamentosa.I filovirus distruggono,i tessuti del corpo,aggredendo con particolare violenza quelli degli organi interni.Il tessuto liquefatto viene espulso dal corpo,diventando cosi' un micidiale veicolo di infezione.Spinto dalla necessita' di riprodursi,ilvirus a volte provoca attacchi di epilessia nel soggetto contagiato,le cui convulsioni facilitano la diffusione di liquido infetto.I virus vengono classificati in una scala a quattro livelli.Il virus del raffreddore e' al primo livello mentre quello dell'hiv e al secondo livello.Marburg e' catalogato al livello piu' alto,il numero quattro,alla sua prima comparsa alla citta' tedesca di marburg nel 1967,decimo' i dipendenti di un azienda produttrice di vaccini,nella quale venivano trattate celule di scimmia importate dall'uganda.L'infezione si diffuse fra i tecnici che erano venuti a contatto con una scimmia infetta.Lo spettacolo che si offri' ai medici era allo stesso tempo terribile e grottesco:il virus aveva infatti concentrato la sua attenzione sui globi oculari e sui testicoli,dalle 31 persone contagiate 7 morirono pria che l'epidemia compisse il suo corso.Malgrado i sintomi raccrapiccianti,marburg non e' tra i virus piu' letali.Nel luglio 1976 un'epidemia ancora piu' grave si diffuse in sudan,nell'africa centro-orientale.Un uomo d'affari sudanese mori' di una malattia con sintomi analoghi a quelli di marburg.I suoi collaboratori furono uccisi di li' a poco dallo stesso male.La malattia si diffuse,inarrestabile,e raggiunse una cittadina con un piccolo ospedale che in pochi giorni si trasformo' in un obitorio.Il nuovo virus aveva un tasso di mortalita' superiore a marburg,una vittima ogni due contagiati.Terrorizzata,la popolazione abbanon' la citta' per rifugiarsi nella boscaglia.Senza piu' possibilita' di fare nuove vittime,il virus si spense.Due mesi dopo,tuttavia,si manifesto' in forma piu' violenta a 800km di distanza nel nord dello zaire.Il nuovo epicentro fu l'ospedale di yambuku,retto da suore missionarie belghe,nei pressi del fiume ebola.L'epidemia si diffuse con una rapidita' impressionane,in una manciata di giorni si sparse in 58 villaggi circostanti.L'intera zona venne chiusa da posti di blocco stradali presidiati dall'esercito.La tragedia del sudan si ripete' ma con un bilancio piu' disastroso,sopravvisse solo una persona su dieci.Improvvisamente l'epidemia fini' e il virus si ritiro',lsciando molti cadaveri sul campo,i medici restarono sbalorditi.Riuscirono soltanto a identificare il virus e a dargli un nome,ebola zaire la versione meno virulenta venne chiamata invece ebola sudan.Sarebbero dovuti passare 20anni prima che ebola colpisse di nuovo.Nel marzo 1995 gaspar menga torno' a casa febbricitante dopo una giornata di lavoro nella giungla,vicino al villaggio di kikiwit,nello zaire.Dieci giorni dopo mori',dissanguato da un male misterioso.La stessa sorte tocco' a suo fratello suo figlio e altri membri della sua famiglia.Nel giro di pochi giorni l'ospedale si riempi' di moribondi,un gruppo di specialisti provenienti da tutto il mondo si precipito' in soccorso dei medici locali,mentre kikiwit era in preda al panico.La gente fuggiva terrorizzata,abbandonando parenti e amici non appena manifestavano i primi sintomi del morbo.Quando si incontravano,i membri della squadra di specialisti si salutavano sfiorandosi i gomiti il cosiddetto saluto di kikiwit,per limitare i contatti fisici.Ben presto i medici capirono che la diffusioe del virus era favorita dall'usanza di toccare i morti durante i funerali.Percio' venne dato l'ordine di avvolgere i cadaveri nella plastica e buttarli in fosse comuni.In tre mesi a kikiwit morirono 234 persone,con una media di otto su dieci infettati.Eravamo circondati da moribondi ricorda ali kahn del centro per il controllo delle malattie di atlanta,negli stati uniti(in sigla cdc)gli specialisti del cdc,soprannominarono cowboys antivirus,visitano le zone calde del globo e raccolgono dati utili per combattere le malattie infettive.Nella giungla di kikiwit i cowboi hanno messo in piedi una laboratorio dove vengono esaminati campionidi insetti pianta e sangue animale.Tutt'avia la loro ricerca non ha dato ancora i isultati sperati.Il cdc ha gia' individuato numerosi virus tra cui quello di junin,della febbre emorragica crimeo-congolese della foresta di kyasunar e di machupo.Alcuni sono molto rari,i casi registrati in sabia,una febbre emorragica del bacino amazzonico,sono soltando tre ma non possono essere sottovalutati.Gli antivirus,un'altra famiglia di virus mortali,comparvero ai tempi della guerra in corea.Fra il 1951 e il 1954 furono contagiati oltre 3000 soldati americani,121 persero la vita.Questo tipo di virus,preso in considerazione fino a un certo punto perche' esotico e dalla mortalita' ridotta,torno' di drammatica attualita' nel 1993 quando nel new mexico si manifesto' il cosiddetto sin nombre(senza nome)uccideva in pochi minuti e si accaniva soprattutto sugli atleti.Nel caso del new mexico,il cdc e' stato in grado di individuare l'origine del virus-un roditore del deserto-e di mettere sotto controllo il contagio.Ma anche un centro cosi' avanzato come il cdc ha i suoi limiti,sappiamo che non riusciremo mai a debellare tutte le malattie infettive-dice david satcher direttore del centro-il problema e' controllare questi virus in modo da poter convivere con essi.Fino a oggi le possibilita' umane contro il virus di livello 4 sono praticamente inesistenti.Quando sono fuori dall'organismo umano,i virus sono controllabili.Possono essere distrutti velocemente con i raggi ultravioletti,piu' lentamente(1-2 ore)con la varechina,lasciati a temperatura ambiente,non sopravvivono piu' di 5 settimane.Ma se riescono a penetrare in un organismo,diventano inarrestabili.L'attenzione che il cdc di atlanta riserva ai virus di livello 4 appare evidente non appena si entra in laboratorio principale,l'unita' di contenimento virale piu' sicura del mondo.Il laboratorio e' tenuto in condizioni di pressione atmosferica negativa per impedire la fuga di agenti cotaminanti,gli operatori indossano diversi strati di indumenti protettivi,camici da sala operatoria,guanti e stivali di gomma,con i punti in giuntura sigillati con nastro adesivo.Sopra tutti questi indumenti,portano una specie di tuta spaziale biologica con provvista di ossigeno.All'entrata e all'uscita il personale passa attraverso una serie di docce chimiche e un bagno ultravioletto.E' proibito lavorare da soli,ogni squadra essere composta da almeno due pesone in grado di sorvegliarsi a vicenda,pronte a sigillare con l'adesivo eventuali strappi nelle tute.Tutte le aperture anche le prese elettriche sono sigillate con nastro adesivo,al minimo aumento di pressione scatta l'allarme.Al centro sanno fin troppo bene che le uniche forme di difesa contro i virus di livello 4 sono di contenimento e isolamento.Si pensa che il virus hiv sia giunto dall'africa in occidente viaggiando comodamente in aereo.Papin vittima di marburg non contagio' i passeggeri del suo stesso volo per nairobi.Se avesse viaggiato su un volo internazionale,le conseguenze avrebbero potuto essere catastrofiche...

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