lunedì 6 ottobre 2008

FORSE SVELATA SCIENTIFICAMENTE LA MALEDIZIONE DEI FARAONI


Questo e' un viaggio che ci portera' in posti sperduti del pianeta,troveremo racconti inimmagginabili di gente che giura di essere stati rapiti da alieni,ma il mio blog cerchera' anche di dare ogni volta una risposta ad ogni singolo post,un mistero una spiegazione scientifica questo sara' il mio blog,premettendo fin dove arriva la scienza pero'.Ora occupiamoci ancora della maledizione di tutankhamon,come letto dal mio primo post dedicato al faraone piu' giovane di tutto l'antico egizio tanto mi affascina l'egittologia che gli ho dedicato il mio primo post.Ma torniamo alla maledizione prima citata,secondo il professor ezzeddin taha medico biologo dell'universita' del cairo c'e' un fondamento scientifico per le tanti morti avvenute dopo l'apertura del sepolcro,secondo taha il responsabile era un agente patogeno un microscopico fungo chiamato aspergillus niger,che poteva trovare un ambiente favorevole sulla superficie delle mummie egizie inumate nelle tombe.Questo fungo,che taha individuo' in laboratorio dopo anni di studio grazie al microscopio elettronico affliggeva molti egittologi e impiegati nel museo egizio,in particolare coloro che maneggiavano papiri dove l'aspergillus trovava un altro terreno di coltura molto adatto.L'infezione che poteva scatenare questo fungo veniva chiamata rogna copta e i sintomi sviluppati da questa malattia erano uno stato febbrile di gravi difficolta respiratorie.Taha credette di aver svelato una parte del mistero e sicuro di se si apprestava ad andare a fondo della vicenda allo scopo di screditare le superstizioni di cui tutti ormai credevano.Sfortunatamente non riusci' a completare i suoi studi poiche' mori' per un attacco cardiaco alcuni giorni dopo aver annunciato al mondo le sue conclusioni.Nel suo eccellente libro la maledizione dei faraoni ed.sugarco l'egittologo philip vanderbeg analizza altre due ipotesi affascinanti.Entrambe partono dal presupposto che la conoscenza scientifica degli egizi fossero molte evolute specie in due campi dello scibile,tra cui la fisica e la biologia.E' ormai certo che gli antichi egizi conoscevano e utilizzavano alcune sostanze tossiche allucinogene e velenose,non e' da esludere che le anno usate per proteggere i propri cari defunti,speci quelli di alto rango.Diffuse erano l'acokantera schimperi,una specie vegetale che contiene un glucoside amorfo in grado di provocare una paralisi cardiaca,e la antiaris toxicaria,il cui lattice estratto dalla corteccia e' anch'esso capace di provocare l'arresto cardiaco.Vi erano poi veleni in grado di agire sul midollo spinale provocando paralisi e facendo contemporaneamente perdere il senno,come la haemantus toxicarius.Insomma gli egizi erano profondi conoscitori della tossicologia e utilizzavano sostanze in grado di resistere al passare del tempo.Non e' da escludere quindi che per difendere i loro faraoni costruissero trabocchetti nelle tombe in grado di irrorassero la stanza mortuaria dei tanti veleni da loro conosciuti in grado di sopravvivere nei tempi se no nei millenni.L'altra ipotesi di vanderberg e' piu' azzardata ma vale comunque la pena di sottoliniarla.Gli egizi forse conoscevano gli effetti devastanti della radioattivita',in vaste zone del sottosuolo egiziano vi sono in effetti numerosi giacimenti di uranio.Forse con quello stesso uranio venivano rivestite le pareti delle cameri sepolcrali o gli oggetti contenuti nelle tombe,o addirittura le tombe stesse.Le radiazioni mortali potrebbero essere state letali a distanza di migliaia di anni poiche' il decatimento radioattivo di quell'elemento e' molto lento.Vanderberg sostiene che parecchi strumenti messi a contatto con oggetti contenuti nelle tombe impazziscono e che la datazione con il radiocarbono effettuata su tali oggeti da' spesso risultati contraddittori,forse proprio per l'effetto delle radiazioni.Non ci sono conferme in merito a queste anomalie e quindi preferisco non approfondire oltre di piu' il mistero,vi e' poi l'ipotesi della suggestione.Forse la catena dei tragici eventi che prese via dopo l'apertura della tomba di tutankhamon fu causato proprio dalle voci che circolavano in merito al ritrovamento della tavoletta,dopotutto l'ipotesi della suggestione e' stata utilizzata anche per dare una spiegazione ai devastanti effetti del vudu' o delle fatture a morte della magia nera occidentale.Il convincimento di un pericolo imminente o di una minaccia soprannaturale possono portare a comportamenti autodistruttivi nonche' allo sviluppo di malattie scatenate dallo stress pscicofisico a cui la mente di un soggetto predisposto va incontro in modo incoscio.Carnavorn e i colleghi rimasero vittima delle loro stesse paure incosce?forse.Tuttavia sarebbe riduttivo attribuire una spiegazione cosi' semplice a tutte quelle morti,e' possibile invece come spesso capita la verita' stia nel mezzo.I sacerdoti egizi conoscevano molto bene gli effetti che la suggestione puo' provocare,il timore di profanatori di tombe nei confronti dei defunti era reale e costante.Specialmente nei confronti di quei defunti che erano considerati divini come i faraoni,sfruttare questo timore per tenere lontano i saccheggiatori di tombe pero' non bastava,anche perche' col tempo la credibilita' popolare si affievoliva sempre di piu'.

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